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Grani antichi: un ritorno al passato


I grani antichi sono grani autentici ossia che non hanno subito modificazioni per aumentarne la resa, quindi non sono stati selezionati da parte dell’uomo nel corso degli anni e non sono stati modificati geneticamente.  Nel tempo i grani antichi stanno scomparendo, a favore di grani moderni irradiati e trattati perché economicamente più proficui. Con il progetto Mulinum di San Floro (www.mulinodisanfloro.it), un giovane calabrese, Stefano Caccavari, è riuscito a recuperare i grani antichi valorizzando il nostro territorio e tutelando la sua biodiversità in quanto essi, a causa di una resa più bassa rispetto ai grani moderni, rischiano di scomparire definitivamente.
Il consumo di farine e prodotti derivanti da questi grani ci permette sia di incrementare il loro valore storico e culturale, sia di guadagnare in termini di salute. Infatti, i grani antichi hanno diversi vantaggi:
Hanno un minore quantitativo di glutine
I grani antichi hanno un contenuto di glutine minore rispetto ai grani moderni, per cui risultano più digeribili e assimilabili, ed allontanano il rischio di sviluppare l’intolleranza al glutine. Il glutine è un complesso proteico che conferisce elasticità agli impasti, favorendo la lievitazione, e resistenza degli stessi alla cottura. I grani moderni contengono un elevato quantitativo di glutine, peraltro più forte, rispetto ai grani del passato, e questo aumento sembra essere dovuto alla concimazione con i nitrati. Questo ha portato a facilitare e accelerare i processi tecnologici di lavorazione del grano e di produzione dei prodotti di panificazione, senza però produrre effetti positivi a livello nutrizionale. Al contrario, secondo molti studi, la diffusione della celiachia e l’aumentata frequenza di sensibilità al glutine sono dovute proprio all’elevata presenza di glutine nei grani moderni. La celiachia è una infiammazione cronica intestinale causata dall’ingestione di glutine in soggetti predisposti geneticamente che provoca lesioni intestinali a causa di una reazione del sistema immunitario. Questo porta a malassorbimento con conseguente perdita di peso, carenza di nutrienti, dermatiti, fino a conseguenze gravi come l’infertilità e l’aborto, se non curata.  La sensibilità al glutine, invece, si sta diffondendo sempre di più negli ultimi anni e si manifesta con dolori e gonfiori addominali, eczemi e cefalea. Il grano moderno, non contiene solo un maggiore contenuto di glutine, ma anche un aumento di una sua frazione, la gliadina, rendendo il glutine più forte. Ne consegue che, avendo un contenuto di glutine inferiore, il consumo di grani antichi, riduce la possibilità di diventare sensibili al glutine. 

Hanno effetti positivi sulla salute

Uno studio condotto dalle Università di Pisa e di Firenze ha dimostrato che il consumo di pane prodotto dalla farina macinata con mulino a pietra con una vecchia varietà di frumento italiano, la varietà Verna, porta effetti benefici su alcuni fattori lipidici e infiammatori. In particolare, nei soggetti che hanno assunto questo tipo di pane sono stati evidenziati minori livelli di colesterolo cattivo e di markers infiammatori e dell’aterosclerosi, rispetto a chi consumava pane prodotto con grani moderni, concludendo che un consumo regolare di tale vecchia varietà di pane integrale può essere utile a ridurre i rischi cardiovascolari della popolazione in generale. Questi effetti benefici sulla salute sembra siano dovuti alla maggiore presenza, nei cereali integrali, di fibra alimentare e alla maggiore variabilità di micronutrienti ossia vitamine, minerali, antiossidanti e sostanze fitochimiche biologicamente attive.  

Sono meno raffinati grazie alla macinazione a pietra, ed hanno un sapore migliore
I grani antichi del Mulinum di San Floro vengono lavorati con la macinazione a pietra, quindi la farina che si ottiene non subisce quel processo di raffinazione e conseguente impoverimento dei nutrienti presenti nelle parti esterne del chicco, che invece troviamo nel grano moderno. Utilizzando il mulino a pietra vengono preservate le caratteristiche organolettiche della farina e mantenuti intatti i nutrienti grazie alla temperatura che risulta essere bassa per la scarsa velocità di movimento della ruota mobile durante il processo di molitura. Inoltre viene garantito un prodotto con caratteristiche organolettiche uniche, un odore ed un gusto più intenso, che il prodotto raffinato non potrà mai avere.
Vediamo ora le principali proprietà dei grani antichi utilizzati dal Mulinum di San Floro:
Varietà Senatore Cappelli

Il grano duro Senatore Cappelli è una varietà di frumento ottenuta agli inizi del XX secolo dal genetista Nazareno Strampelli presso il Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia. Il nome caratteristico è in onore del marchese Raffaele Cappelli, senatore del Regno d'Italia, che aveva messo a disposizione varie risorse (campi sperimentali, laboratori ecc) sostenendo l’attività di ricerca di Strampelli. E’ stata per decenni la coltivazione più diffusa del meridione grazie alla resistenza alle avversità climatiche, alla sua adattabilità ed eccellente qualità e per questo definita “razza eletta”. E’ considerata una varietà antica pregiata con caratteristiche nutrizionali eccellenti: contiene infatti un certo quantitativo di proteine, lipidi, vitamine e sali minerali. La farina Cappelli rappresenta quindi un’alternativa più salutare rispetto alla farina del grano duro moderno per la preparazione di prodotti di panificazione a cui dona, peraltro, un’ottima digeribilità e un sapore rustico ed intenso.
Varietà Verna

La varietà Verna è stata molto apprezzata in passato perché caratterizzata da elevata rusticità ma negli anni è stata un pò abbandonata a causa della sua scarsa produttività. Questo tipo di grano contiene il 12% di proteine e la farina che si ottiene presenta solo lo 0,9% di glutine rispetto al 13-14% di media delle farine tradizionali.
Maiorca

Questa varietà, molto antica, era coltivata un tempo in tutta la Sicilia, oggi anche in Calabria. Si distingue per l’altezza della spiga superiore agli altri grani. E’ un grano tenero col chicco bianco da cui si produce una farina morbida dalle ottime proprietà di panificazione e presenta un alto contenuto proteico, circa 8,5 grammi di proteine per 100 grammi di prodotto. E’ facilmente digeribile, in quanto contiene circa il 50 % in meno di glutine rispetto al grano moderno.
Grano tenero Rosso Rubeum

Questo tipo di grano è coltivato in Calabria. E’ caratterizzato da una spiga abbastanza alta con un colore rossiccio quando è maturo. Come tutti i grani antichi ha un buon contenuto di proteine, ma poco glutine e conferisce ai prodotti di panificazione profumi e sapori intensi.


I grani antichi rappresentano oggi un’ottima riscoperta  per la nostra salute perchè più ricchi dal punto di vista nutrizionale, e per il nostro palato in quanto conservano profumi e sapori antichi. Grazie a Stefano che ha dato vita a questo progetto, possiamo assaporare i grani antichi così come facevano i nostri nonni.


Dott.ssa Barbara Ziparo, Biologa Nutrizionista

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